L'antica chiesa di Vitaleta, la storia.
Per l’antica chiesa di Vitaleta, situata nelle dolci colline della Val d’Orcia a pochi chilometri da San Quirico d’Orcia, fu acquistata agli inizi del Cinquecento, nella bottega fiorentina dei Della Robbia, la statua di una Madonna. Una bellissima ceramica invetriata attribuita ad Andrea. Il volto piegato a sinistra ha fatto anche pensare alla statua come parte di un gruppo, probabilmente di un’Annunciazione. La sacra immagine fu venerata per secoli dalle popolazioni di San Quirico d’Orcia e Pienza che se ne contesero a lungo la proprietà. Sarà nel 1648, grazie all’intervento del granduca di Toscana Ferdinando II, che la giurisdizione sulla chiesa verrà attribuita al primo canonicato della Collegiata di San Quirico.
La tradizione in onore della Madonna.
C’è una lunga tradizione di festeggiamenti in onore della Madonna che per secoli si sono tenuti la terza domenica dopo Pasqua a Vitaleta, con una festa popolare in campagna. Ma la popolazione e il clero sanquirichesi coglievano ogni pretesto pur di avere la sacra immagine esposta in paese nella chiesa Collegiata. Così la Madonna sarà più volte trasferita a San Quirico d’Orcia, perché invocata dalla popolazione devotissima in occasione delle diverse calamità naturali che periodicamente si abbattevano sul paese. Accadde per via di una carestia dovuta a un periodo di siccità, nell’aprile del 1779; poi, nel 1800, quando un terremoto colpì la terra di San Quirico d’Orcia. Infine, nella circostanza di un altro terremoto, nel 1861. Fin quando si stabilì che il simulacro della Vergine, denominata intanto «della Consolazione», rimanesse per sempre in paese.
Per la sistemazione definitiva della Madonna, cui nel frattempo erano stati attribuiti diversi prodigi e miracoli, si pensò di ristrutturare l’ex convento di S. Francesco, soppresso nel 1786 da Pietro Leopoldo, trasformandolo in un tempio a lei dedicato che verrà inaugurato nel 1870. Ma la chiesa rurale di Vitaleta non fu abbandonata. Nel 1884, l’architetto purista senese Giuseppe Partini ne curò la ristrutturazione, regalandole l’attuale bellezza. La chiesa di Vitaleta oggi è una delle icone della Toscana più note nel mondo, meta di pellegrinaggi fotografici che sembrano evocare in forma laica la devozione secolare verso la sua Madonna, che oggi non è più lì.